Sono partite le sanzioni in materia di Privacy….

Hanno preso avvio le sanzioni per violazioni degli adempimenti imposti dal Regolamento Ue sulla protezione dei dati (2016/679), comminate dai garanti della privacy europei.

Nel mirino, spiccano società finanziarie, banche, compagnie aeree, alberghi, enti pubblici e molte altre realtà.

Il regolamento è diventato applicabile a partire dal 25 maggio 2018, pertanto, le aziende, avrebbero già dovuto aver ottemperato ai propri obblighi.

In Lituania, ad esempio, il garante ha emesso una sanzione ad una banca per un data breach: i dati relativi ai movimenti dei clienti, sono stati disponibili on line per più di due giorni, inoltre, è emerso che la banca raccoglieva più dati del necessario, rispetto ai servizi erogati.

In Norvegia, è stata comminata una sanzione ad un Comune che non ha protetto i dati di accesso al sistema informativo municipale, soprattutto di studenti e dipendenti delle scuole primarie.

In Danimarca, invece, sono state sanzionate un’azienda di arredi che non aveva cancellato i dati di clienti, conservati in un sistema informativo non più in uso, ed ad una società di taxi la quale, secondo una regola interna, avrebbe dovuto cancellare entro due anni dall’acquisizione, i dati della prenotazione delle corse, tuttavia, venivano cancellati solo i nomi, ma non i numeri di telefono dei clienti.

In Polonia, è stata sanzionata una società che non aveva distribuito l’informativa privacy agli interessati, se non un piccolo numero di essi, ed i dati erano stati raccolti da fonti disponibili al pubblico e trattati per scopi commerciali.

In Italia, è stato sanzionato un medico che, ha utilizzato al fine di comunicare il cambio della propria sede di lavoro e, in concomitanza, inoltrare la propria propaganda elettorale, i dati acquisiti da ex-pazienti, nell’esercizio dell’attività di medico.

Inoltre, non aveva sottoposto agli stessi nessuna informativa sulla privacy.

Le aziende Italiane, devono fare tesoro delle numerose sanzioni applicate sul mercato Europeo e, per tutte quelle organizzazioni che ancora non hanno ottemperato, devono provvedere ad adeguarsi al Regolamento quanto prima.