Green new deal – I “delitti contro l’ambiente” saranno tra le cause di esclusione negli appalti.
Questo quanto previsto dalla bozza di Ddl del Green new deal a integrazione dell’articolo 80.
Si allunga così la lista delle cause di esclusione.
Tra le misure più evidenti c’è quella che impatta direttamente sugli appalti attraverso una modifica del codice appalti, allungando il numero delle cause di esclusione per le gare pubbliche.
Il riferimento è appunto a tutti i reati ambientali che vanno dall’inquinamento ambientale al disastro ambientale, dai delitti colposi contro l’ambiente, all’impedimento del controllo, dall’omessa bonifica all’attività organizzata finalizzata al traffico illecito di rifiuti…
Non ci sono più scuse per iniziare ad implementare un sistema di gestione conforme alla UNI EN ISO 14001.
Già con il D.M. 11 gennaio 2017, nell’allegato 2, si occupa di definire i “Criteri Ambientali Minimi (CAM) per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici…”, richiedono la registrazione EMAS o la certificazione di conformità alla ISO 14001 per tutte le imprese edili che intendono concorrere alle gare d’ appalto per gli edifici pubblici.
Con l’approvazione del Ddl del Green new deal possiamo dire che di fatto diventerà un requisito essenziale.
In più le organizzazioni che adottano la UNI EN ISO 14001 possono beneficiare di una riduzione rispettivamente del 30% e del 20% della cauzione a corredo dell’offerta, cumulabile con la riduzione del 50% prevista per chi è in possesso anche della certificazione di qualità UNI EN ISO 9001.