Gender gap, le aziende Italiane possono migliorare il trend e certificare il loro impegno.

L’Italia conferma la sua 63esima. posizione nella classifica sull’ampiezza del divario di genere in tutto il mondo realizzata dal WEF.

Siamo tutti d’accordo nel dire che per creare pari opportunità bisogna promuovere un cambiamento di cultura e creare modelli organizzativi che incoraggino e promuovano la leadership delle donne.

Dal 2022, la legge prevede la redazione del rapporto di parità per le aziende pubbliche e private con più di 50 dipendenti.

Occorre vigilare affinchè non ci siano discriminazioni e disparità di trattamento fin dai livelli operativi e ad ogni livello di crescita manageriale.

A fine 2021 l’approvazione della  legge Gribaudo, si propone di  favorire la parità retributiva e sostenere la partecipazione delle donne al lavoro.

Viene così  in aiuto la certificazione della parità di genere con la  norma UNI/PdR 125:2022, che definisce parametri minimi  che le società dovranno rispettare,

La Linea guida sul sistema di gestione per la parità di genere,  prevede l’adozione di specifici KPI (Key Peietrformance Indicator – indicatori chiave di prestazione) inerenti alle politiche di parità di genere nelle organizzazioni.

La prassi di riferimento sulla parità di genere, è una delle attività inserite nel programma strategico nazionale 2021 – 2025, ispirato dalla Gender Equality Strategy della Comunità Europea, inserito nel PNRR.

La norma individua 6 Aree di indicatori:
1. Cultura e strategia ;
2. Governance ;
3. Processi HR ;
4. Opportunità di crescita in azienda neutrali per genere ;
5. Equità remunerativa per genere ;
6. Tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro .

Nella norma sono stati definite due appendici per migliorare l’applicazione della prassi di riferimento per la parità di genere:

  • Appendice a – raccomandazioni per la valutazione di conformità di terza parte (certificazione) per le organizzazioni che hanno implementato un sistema di gestione per garantire la parità di genere;
  • Appendice b – esempi di KPI per settore industriale.

la Certificazione della Parità di Genere ha quindi diversi vantaggi:

  • Uno sgravio contributivo fino a 50mila euro all’anno, alle aziende private in possesso della certificazione di pari opportunità;
  • Un punteggio premiale per la concessione di aiuti di stato e/o finanziamenti pubblici in genere.
  • Nei bandi di gara per l’acquisizione di servizi e forniture, il possesso di una certificazione di parità di genere dal punteggio più alto determinerà un miglior posizionamento in graduatoria.

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